Si avvicina il 13 gennaio, la triste ricorrenza del naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio. Il Sindaco Ortelli ha preparato un fitto programma di celebrazioni per onorare la memoria delle vittime e fare un punto sulla situazione. Il giorno 7 gennaio scorso Sergio Ortelli ha espresso la volontà di richiedere, anche formalmente, al Ministro Clini di prorogare lo stato di emergenza. La proposta uscita sui quotidiani ha trovato il favore anche del Presidente del Parco Sammuri : “Sia come presidente del Parco dell'Arcipelago Toscano, che come soggetto attuatore responsabile dello smaltimento rifiuti dell’area di mare interessata dal naufragio, - dice Sammuri- ritengo assolutamente necessario prorogare la nomina del Prefetto Gabrielli e lo stato di emergenza per l’area a garanzia di tutela dell’ecosistema marino. Lo dico anche per l'esperienza diretta maturata in questo anno di collaborazione stretta con la Protezione Civile nella gestione dell’emergenza.”
Il 3 gennaio scorso, in sella a moto di grossa cilindrata, 5 motocrossisti Austriaci hanno percorso e devastato con il loro passaggio una lunga serie di sentieri, tutti interamente all’interno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano . A fermare la loro folle corsa, durata circa 8 ore, sono state le segnalazioni dei cittadini e la stretta collaborazione tra Corpo Forestale dello Stato e Carabinieri, entrambi del Comando Stazione di Marciana Marina ,e Polizia Municipale dell’Elba Occidentale che hanno bloccato i cinque motocrossisti sulla rete sentieristica del versante del Monte Capanne.
Nel farvi i nostri piu sinceri auguri di buone feste natalizie, vi riproponiamo il filmato realizzato con estratti della webcam sul pulcino Berto, il piccolo di una coppia di berte maggiori (Calonectris diomedea) che nidificano nell'Isola di Pianosa. Il Filmato è stato proiettato per la prima volta durante il convegno di venerdi 14 dicembre alla De Laugier a Portoferraio, sulla tutela della biodiveristà marina (Progetto COREM). Le immagini che vedrete riprendono Berto piccolo, nutrito dalla madre, attaccato da un rettile, in compagnia dei genitori e poi cresciuto e pronto per il suo primo volo. Basta cliccare sulla foto per rivederlo con un bel sottofondo musicale.
E' stato un interessante momento di arricchimento sulla conoscenza del mare e della biodiversità marina con ospiti molto qualificati, offerto dal Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. La platea ha seguito con grande interesse e nel pubblico c'erano soprattutto operatori e appassionati di mare e guide ambientali oltre agli specialisti e ricercatori che sono intervenuti. Emozionante anche il filmato realizzato con estratti della webcam sul pulcino Berto,il pulcino di una coppia di berte maggiori (Calonectris diomedea) che nidifica a Pianosa, isola dell'Arcipelago Toscano. Abbiamo visto Berto piccolo, nutrito dalla madre, attaccato da un rettile, in compagnia dei genitori e poi Berto cresciuto e pronto per il suo primo volo. L’inedito e originale filmato in bianco e nero ha strappato l’applauso. Ecco il link per chi volesse rivederlo: http://youtu.be/yr6IUzZQf_w
Sono stati presentati alcuni risultati di uno studio su specie e habitat marini protetti, realizzato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano nell’ambito del progetto COREM “Cooperazione delle Reti ecologiche nel Mediterraneo”. Il progetto, da circa 6 milioni di Euro, è cofinanziato dall'Unione Europea con il Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia "Marittimo” e vede il coinvolgimento di ben 28 partner, istituzioni pubbliche e private della Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica.Lo studio del mare, il monitoraggio delle specie e comunità rare o minacciate, l'ampliamento delle conoscenze sulle zone a maggior biodiversità costituiscono solide basi per lo sviluppo di un modello appropriato di gestione e tutela delle aree marine protette e della Rete Natura 2000.
Obiettivo dello studio è la realizzazione di un data-base contenente informazioni sulle biocenosi di maggior interesse dell'Arcipelago Toscano, che, unitamente ai dati BIOMART, potranno essere utilizzati dalle istituzioni che svolgono un ruolo attivo nella programmazione di azioni di tutela del sistema marino.
“La tutela della biodiversità marina in Mediterraneo, esperienze a confronto”
un evento realizzato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano nell'ambito del progetto
COREM “Cooperazione delle Reti ecologiche nel Mediterraneo”
Portoferraio, 14 – 15 dicembre 2012
PROGRAMMA PRELIMINARE
VENERDI’ 14.12.12
Centro congressuale De Laugier, Portoferraio – Isola d’Elba
9:00-9:30 Registrazione dei partecipanti e caffè di benvenuto
9:30 – 10:00 Saluti delle autorità
10:00 Apertura dei lavori
Introduce Giampiero Sammuri – Presidente PNAT
10:00 – 13:00 Hot spot di biodiversità nell'Arcipelago Toscano e sul litorale Toscano, indicatori di qualità ambientale e monitoraggio delle biocenosi di elevata importanza conservazionistica.
Intervengono:
Francesca Giannini (PNAT), Lisandro Benedetti Cecchi (Università di Pisa), Laura Tamburello (Università di Pisa), Fabrizio Serena (ARPAT), Paolo Sartor (CIBM - Livorno), Volpi Cecilia (Università di Firenze), Giovanni Santagelo (Università di Pisa), Letizia Marsili (Università di Siena), Paolo Sposimo (NEMO srl)
Il Capo della Protezione Civile nazionale interviene al Convegno sulle tecnologie per la sicurezza della navigazione. Promosso il progetto Argomarine
Isola d’Elba, Portoferraio. Il Convegno alla De Laugier di mercoledi 21 novembre su le “Nuove Strategie e tecnologie per la sicurezza della navigazione nel mar Mediterraneo” ha riunito di nuovo, in un evento fortunatamente non drammatico, gli attori principali dell’emergenza di circa un anno fa all’Isola del Giglio per il naufragio della Costa Concordia: il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, l’Ammiraglio Capo della Direzione Marittima di Livorno Ilarione dell’Anna, Massimo Avancini del Ministero dell’Ambiente e Giampiero Sammuri prima ancora che presidente del Parco, Dirigente del settore Ambiente della Provincia di Grosseto. Gli stessi che hanno evitato, dopo la perdita di vite umane, un immane disastro del mare all’Isola del Giglio.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, coordinatore del progetto ARGOMARINE (Automatic Oil spill Recognition and Geopositioning integrated in a Marine Monitoring Network - www.argomarine.eu) ha organizzato un convegno internazionale sul Monitoraggio e la Sicurezza delle Navigazione nelle Aree Marine Protette nel quale saranno coinvolti Enti, Consorzi di Ricerca e Istituzioni di livello Nazionale ed Europeo. L'evento vedrà la partecipazione di esperti da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, operativi nel monitoraggio dell'inquinamento da petrolio in mare, oltre a numerosi rappresentanti da Paesi osservatori e da istituzioni attive nel campo.
Si tratta di un tavolo di confronto tecnico-politico di livello europeo sulle nuove strategie e tecnologie per la sicurezza della navigazione nelle aree marine protette nel Mediterraneo, al quale si affiancherà un workshop sulle prospettive della ricerca scientifica e tecnologica applicate alla sicurezza della navigazione.
A Montecristo forse tornerà il Falco pescatore (Pandion haliaetus), maestoso rapace delle falesie mediterranee. E’ ciò che i tecnici del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, del Parco Regionale della Corsica, del Parco Regionale della Maremma e del Corpo Forestale dello Stato, si augurano grazie alla costruzione di quattro nidi artificiali. Da molto tempo la specie non nidifica in Arcipelago Toscano; il declino del rapace in Italia e nel Mediterraneo, si è consumato a inizio del 900’; le ultime coppie scomparvero dalla Sicilia e dalla Sardegna a fine degli anni '60. In Arcipelago e precisamente a Montecristo, le ultime segnalazioni di nidificazione risalgono alla seconda decade del 900'. A volte però sulle nostre Isole è possibile osservare singoli individui di passo e questo lascia sperare in possibili futuri insediamenti.
Attualmente la popolazione mediterranea è stimata in circa 80-90 coppie riproduttive, localizzate per lo più in Corsica, Isole Baleari, Algeria, Marocco. Proprio in Corsica, nella Riserva Naturale della Scandola, sono state messe a punto azioni per la tutela della specie, con la costruzione di grossi nidi artificiali che facilitano il processo di colonizzazione di nuove aree. Recentissima la reintroduzione della specie nel Parco della Maremma e così, più che mai, l’Arcipelago sembra un luogo ideale per accogliere individui provenienti dalle vicina Corsica o dal litorale toscano.
I nidi, realizzati grazie ad un cofinanziamento della Regione Toscana, hanno un diametro di oltre un metro; sono stati intrecciati con rami di erica e posizionati dal personale esperto del Parco Regionale della Corsica in luoghi inaccessibili, falesie di 30-50 metri a strapiombo sul mare. La scelta del luogo è strategica e legata alle abitudini alimentari della specie che si nutre esclusivamente di pesce. Il rapace si riproduce in primavera, deponendo in media tre uova. I giovani si involano a luglio e vengono comunque nutriti dai genitori per un certo periodo. Le coppie sono fedeli ai siti riproduttivi e riutilizzano lo stesso nido, che sistemano di anno in anno accumulando vere e proprie cataste di legname.
Adesso anche Montecristo ha i suoi nidi, uno per ogni punto cardinale; non è possibile sapere se queste prime attività saranno risolutive per il ritorno del rapace; certo è che ricomporre delicati equilibri ecologici, comunque alterati da processi legati alla presenza dell’uomo, rappresenta una delle tante sfide a cui gli Enti per la protezione della natura non possono sottrarsi.
IMPORTANTE INCONTRO NELLA SEDE DEL PARCO ALL’ENFOLA PER PROMUOVERE L’EDUCAZIONE SUL CAMPO
La partecipazione al corso di aggiornamento di domani potrà essere certificata per i docenti che saranno presenti. L’iniziativa è aperta al pubblico e potranno prendere parte anche gli interessati ai temi educativi, le guide, i volontari che hanno a cuore la manutenzione sentieristica, gli appassionati di natura e tutti coloro che desiderassero collaborare nelle attività che verranno svolte nella prossima primavera
Domani 30 ottobre all’Enfola dalle ore 11 in poi, un gruppo di docenti veneti sarà presente presso la sede del Parco per fare un corso di formazione – convegno per ampliare il confronto sul fare scuola sul campo.
Cimentarsi, fare attività di gruppo per apprendere insieme, portare a termine compiti in cui uno studente può far emergere il proprio talento, fare attività fisica, affrontare progetti ricchi di ideali e agire concretamente. Questi sono i punti cardine della esperienza animata dalle SCUOLE OUTDOOR IN RETE. Esperienza partita ormai da diversi anni nel Veneto ed approdata anche all’Arcipelago Toscano dal 2006, con le attività outdoor svolte con grande impegno su Capraia. Nella piccola isola si sono alternati, anno dopo anno, diverse centinaia di studenti veneti che hanno iniziato a sistemare tratti di sentieri. Una esperienza formidabile che ha contagiato le scuole locali che sono entrate a far parte della Rete, unitamente ad altri istituti della Toscana.
Da due anni il gruppo, coordinato dal prof. Pier Paolo Traversari, ha avviato anche un progetto all’Elba, a Pomonte, con la collaborazione del Parco Nazionale e con il sostegno del Comune di Marciana e di numerosi privati che apprezzano l’impegno dei ragazzi e l’iniziativa educativa svolta dai docenti, in particolare l’associazione Costa del Sole e la comunità locale.