Il sentiero n. 247 collega la strada provinciale n. 27 dell'Enfola al sentiero n. 248.
Il percorso inizia con una ripida salita di circa 500 m, si tratta di una strada in cemento di accesso ad alcune abitazioni.
Al termine della salita si prosegue dritto per alcuni metri tra due terreni privati delimitati da alte siepi, si mantiene la sinistra e ci si inerpica inoltrandosi nella vegetazione fitta.
In questo primo tratto si possono ammirare alcuni isolati esemplari di Sughera (Quercus suber).
Osservate la presenza di licheni verdi chiaro “incrostanti” sul lato del tronco esposto a nord dove il tasso di umidità consente lo sviluppo di questi particolari organismi simbionti tra un'alga e un fungo.
In questa zona è presente una tipologia di macchia mediterranea molto diffusa sull'isola, i cosiddetti erico-arbuteti, macchie alte miste a dominanza di Scopa (Erica arborea) e Corbezzolo (Arbutus unedo).
Dopo circa 300 m di salita il tracciato si fa pianeggiante e la vegetazione meno fitta.
Qui la Macchia Mediterranea è più evoluta. Si tratta di boschi termomediterranei a dominanza di Leccio (Quercus ilex) con una buona rappresentanza di specie termofile, adattate a vivere in ambienti caldi, fra le quali spiccano il Lentisco (Pistacia lentiscus), il Mirto (Myrtus communis) e l'Arisaro (Arisarium vulgare), assenti o molto sporadici nelle fitocenosi mesofile, caratterizzate da piante che si adattano meglio al clima temperato.
Questa associazione vegetale occupa vaste aree della parte centrale e orientale dell'isola, mentre in quella occidentale è relegata sui versanti meridionali a quote inferiori a 400 m.
Si percorrono altri 300 m e, camminando sul confine del Parco Nazionale, si giunge alla sella di Monte Poppe a quota 200 m dove si incontra il bivio con il sentiero n. 252 che scende a Carpani, quartiere meridionale di Portoferraio.
L'ultimo tratto del sentiero n. 247, ampio e pianeggiante, è compreso tra il bivio con il sentiero n. 252 e quello con il sentiero n. 248.
Si tratta di 400 m il cui tratto iniziale divide nettamente la Macchia Mediterranea da un bosco di impianto artificiale, una pineta risultato di rimboschimenti