Il sentiero n. 103 è il principale tracciato del comprensorio del Monte Capanne. Collega i versanti settentrionali e meridionali, da Marciana a Chiessi, raccordandosi nell'ordine con il sentiero n. 157, sentiero n. 110, sentiero n. 113, GTE con la quale coincide per un lungo tratto, sentiero n. 177, sentiero n. 125 e sentiero n. 104.
Un tempo questa via era utilizzata quotidianamente dalla popolazione locale per raggiungere i principali centri abitati dell'Elba occidentale: Marciana, Poggio, Chiessi e Pomonte.
Il primo tratto che unisce Marciana al Santuario della Madonna del Monte, fa parte della tradizione religiosa isolana e rappresenta un percorso utilizzato da generazioni di elbani per le classiche gite fuori porta.
La via che conduce al Santuario è panoramica, ha un piano di calpestio lastricato ed è costeggiata da 14 tabernacoli con scene riprese dalla via crucis. E' necessario circa 1 ora di cammino per giungere al luogo di culto, dove ci si può rifornire di ottima acqua alla fontana che sgorga nelle nicchie della splendida esedra del Santuario.
Ripreso il sentiero, dopo circa 100 m si giunge al bivio con il breve sentiero n. 103 B che conduce in un punto panoramico chiamato Masso de L'aquila. Il luogo, interssante sia dal punto di vista storico e archeologico, prende il nome dalla presenza di massi granitici zoomorfi.
Dopo circa 40 minuti di cammino alla medesima quota di circa 625 m, il sentiero n. 103 conduce in località Serraventosa dove, nei pressi del bivio con la GTE, si può osservare un caprile.
Da qui il tracciato coincide per circa 5 km, fino alla località La Terra, con la GTE.
Dopo circa 20 minuti da Serraventosa si giunge all'ombra di un castagneto in località Il Bollero, si prosegue il cammino per 1 ora e 20 minuti e si arriva al bivio con il sentiero n. 125 che conduce al Semaforo di Campo alle Serre.
Poco dopo sulla sinistra, nascosto nella vegetazione si può scorgere l'imbocco di un breve sentiero secondario che si inerpica fino ai ruderi della chiesa romanica di San Frediano.
Ripreso il tracciato principale, dopo circa 1 ora di cammino, si giunge al bivio con il sentiero n. 104 e, a breve distanza, con il sentiero 103 A ; da qui in pochi minuti si possono raggiungere i ruderi della Chiesa di San Bartolomeo.
Per arrivare a Chiessi è necessaria ancora 1 ora e 30 minuti di cammino in ripida discesa.
Il sentiero n. 103 permette di osservare diverse tipologie di macchia mediterranea, in particolare i cosiddetti erico-arbuteti, l'associazione vegetale maggiormente presente all'Elba.
Si tratta di macchie alte miste a dominanza di scopa (Erica arborea) e Corbezzolo (Arbutus unedo).
Quest’ultima specie nel tratto da Serraventosa al Bollero crea con i rami sopra tracciato una sorta di “tunnel”.
Nelle zone meno ombreggiate si cammina tra massi granitici coperti da cuscini spinosi colorati a primavera da spettacolari fioriture gialle; si tratta della prunella (Genista desoleana), che con le sue spine offre in alcuni casi protezione ai delicati fiorellini della viola del Capanne (Viola corsica Nyman subsp. Ilvensis).