Il sentiero n. 409 collega la località Il Piano alla Cala del Ceppo, una delle poche insenature raggiungibili a piedi, delimitata a sud da Punta del Patello ed a nord da Punta della Civitata. Quest'ultima segna il limite di una delle aree a mare inserite nell'area marina protetta, gestita dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano. La cala veniva utilizzata in epoca romana e medioevale come approdo dagli abitanti insediati nella località Il Piano. Tale località costituisce una delle due aree pianeggianti di Capraia (l'altra è Piana dello Zenobito, ubicata all'estremità meridionale dell'isola). In quest'area, Azienda agricola biologica La Piana ha impiantato il suo primo vigneto, entrato in produzione nel 2012. Il sentiero n. 409 inizia dal trivio con la strada sterrata che proviene dal paese (sentiero n. 406) e il sentiero n. 405 che conduce verso il Monte Arpagna e Lo Stagnone. Fatte poche decine di metri si prende a destra lo stradello che conduce alla Pieve di Santo Stefano. Imboccato il viottolo è necessario fare attenzione: dopo circa 60 metri si deve prendere il sentiero a destra che, in leggera discesa, conduce alla pieve romanica di Santo Stefano Protomartire. Passati davanti alla Pieve (che rimane nascosta nella vegetazione di olivi e arbusti alla nostra sinistra), dopo pochi minuti si incontra il bivio con il sentiero n. 401 che si dirige verso la Piana dello Zenobito. Svoltiamo a sinistra mantenendoci sul sentiero n. 409 che conduce a Cala del Ceppo correndo parallelo all'impluvio del Vado del Ceppo, ove confluiscono il Vado dell'Albero e il Vado del Casalino. "Vado" è il termine con il quale vengono denominati localmente i torrenti delle valli principali. Superata una serie di saliscendi su fondo irregolare, il sentiero scende decisamente in corrispondenza dell’attraversamento di alcuni terrazzamenti dove è presente una macchia alta mediterranea, con belle piante di erica e corbezzolo. La discesa fino alla costa è breve ma piuttosto ripida e sono presenti alcuni passaggi su fondo sdrucciolevole e roccette affioranti: per affrontarla è necessario essere equipaggiati con calzature adeguate (scarponcini da trekking). Specialmente coloro che non sono abituati a praticare trekking, devono prestare particolare attenzione ai passaggi che possono risultare un po' difficoltosi. La fatica è ripagata dalla bellezza della spiaggia di scogli levigati e dai colori del mare particolarmente limpido. Se si è nella bella stagione e si decide di fare un bagno non dimenticate la maschera subacquea per poter ammirare il fondale di scoglio e sabbia e gli organismi marini che vi si possono scoprire. Questo percorso è uno dei pochi che consente di esplorare la costa senza dover utilizzare un'imbarcazione. Per il ritorno al paese si percorre a ritroso il tracciato dell'andata.