Il sentiero n. 403 inizia nei pressi della vetta del Monte Arpagna, al trivio con i sentieri n. 404 e 411, nel piccolo pianoro che, a quota 346 m, divide l‘impluvio del Fosso del Regolo da quello del Vado della Carbicina. Nei pressi del trivio si può osservare l'edificio dove alloggiava la guarnigione addetta alla vicina postazione semaforica del Monte Arpagna detto anche Case Colombiaie. In pochi minuti si raggiunge il bivio che, con una breve deviazione, permette di guadagnare la vetta del Monte Arpagna (410 m s.l.m.), da cui si può godere di un magnifico panorama. Si capisce immediatamente perché questo luogo fu scelto dalla Marina Militare per controllare, con un potente cannocchiale montato su rotaie, il traffico marittimo nel Canale di Corsica e dunque le acque territoriali tra Italia e Francia: lo sguardo spazia libero a 360°. Della struttura semaforica resta la suggestiva struttura metallica. Dopo la sosta si ritorna sul sentiero principale e si comincia a scendere verso la Piana dello Zenobito. Il sentiero in questo tratto è in forte pendenza e su tratti rocciosi ove occorre fare attenzione agli ‘ometti’ che indicano la traccia da seguire. Superato il bivio con il sentiero n. 401, si raggiunge la zona pianeggiante chiamata ‘Piana dello Zenobito’. Qui alla macchia bassa si sostituisce la gariga che, in prossimità della costa, è una profumatissima gariga ad Elicriso, che in primavera si trasforma in un tappeto d'oro fiorito. Attraversando la zona pianeggiante, sempre facendo attenzione a seguire il tracciato giusto, si apre la magnifica visione di Cala Rossa, caratterizzata dal netto contrasto di colori tra le rocce rosso vivo e quelle grigio chiaro. Si tratta di una rara emergenza naturalistica che consente di osservare la sezione del più piccolo e recente vulcano di Capraia, quello dello Zenobito. A completare il quadro di un luogo particolarmente affascinante è la cinquecentesca affascinante Torre dello Zenobito, osservabile da un affaccio naturale al termine del sentiero.