Il percorso ad anello si snoda all'interno della Valle di Pomonte, la più ampia dell'isola, seguendo, dopo un breve tratto di GTE sud, il sentiero n. 109 fino allo spartiacque con Vallebuia. Qui si ricollega con la GTE sud che mantenendosi in quota, offre panorami mozzafiato fino a Monte Orlano, dove inizia la discesa a Pomonte. L'ultimo tratto di percorso è lo stesso che abbiamo fatto all'inizio. Il tracciato corre parallelo prima al Fosso di Pomonte e poi a quello del Barione che attraversa più volte, in questi punti è necessario prestare attenzione a non perdere la traccia del sentiero. In questa zona la vegetazione è rigogliosa : castagni, ontani, lecci e diverse specie di felci tra cui la più appariscente è la maestosa felce reale con fronde lunghe fino a 180 cm.. Ma il paesaggio dominante è quello dei terrazzamenti, con i vetusti muretti a secco che sostengono e separano i coltivi che rappresentano una sorta di opera d'arte collettiva. Un tempo la valle era interamente tappezzata di vigneti, fino alle zone più elevate Per questo laddove le coltivazioni erano lontane dal centro abitato furono costruiti degli edifici, chiamati localmente magazzini, utilizzati come punto di appoggio per chi coltivava i vigneti. In alcuni magazzini veniva effettuata direttamente sul posto la spremitura dell'uva utilizzando vasche in muratura dette "palmenti". Veniva così raccolto il mosto, che, trasportato a dorso d'asino nelle cantine del paese, alimentava la produzione vinicola.