Nel consueto momento di confronto di fine anno per la Giornata della Trasparenza che si è tenuto il 22 dicembre 2022, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha messo in vetrina le sue azioni e le linee strategiche future già espresse nel bilancio di previsione del 2022 sottolineando mantenendo alto l’impegno alla trasparenza delle sue azioni ( link al Bilancio di Previsione 2022: https://www.google.com/url?q=https://asp.urbi.it/urbi/progs/urp/ur2DE001.sto?StwEvent%3D101%26DB_NAME%3Dn1201416%26IdDelibere%3D15039&source=gmail&ust=1640715726803000&usg=AOvVaw0gwGFxM2SlExvOrveToQjO">https://asp.urbi.it/urbi/progs/urp/ur2DE001.sto?StwEvent=101&DB_NAME=n1201416&IdDelibere=15039 )
Una bella notizia appena arrivata: il Ministero della Transizione ecologica ha riconosciuto finanziamenti importanti a vantaggio delle isole dell’Arcipelago Toscano: tutte le proposte progettuali presentate dal Parco per la realizzazione di interventi finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici nel Programma Parchi per il Clima 2021 sono state approvate e saranno finanziati interventi per un totale di 3.144.000,00 €.
Nella foto di Forbicioni un Eristalis detta anche mosca fuco un impollinatore molto simile all'ape, con un ruolo significativo nell'impollinazione della biodiversità agricola
Gli impollinatori: tanto sconosciuti, quanto importanti
È con questo slogan che è partito, nelle classi degli Istituti Superiori elbani, il progetto “Pollinators” condotto dal Parco e dai soci della WBA Project e finanziato con fondi ministeriali finalizzati proprio alla conoscenza e alla didattica delle specie più comuni di impollinatori.
Gli impollinatori hanno un ruolo chiave nella regolazione dei servizi a supporto della produzione alimentare, della salvaguardia degli habitat e delle risorse naturali, risultando fondamentali anche per la conservazione della diversità biologica, la base della nostra esistenza e delle nostre economie.
Le colture agrarie interessate includono frutta e verdura essenziali per la dieta e l'alimentazione umana, poiché esse forniscono vitamine e minerali, nonché combustibili, fibre come cotone e lino e materiali da costruzione. La produzione agricola mondiale direttamente associata all'impollinazione animale rappresenta un valore economico stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari.
Il progetto “Pollinators”, nello specifico, prevede alcuni passaggi in aula e in outdoor da svolgersi con gli studenti delle scuole locali ai quali verranno anche consegnate una guida al riconoscimento delle specie e un’app da scaricare sul cellulare (MemoBee) che si svilupperà con un livello di difficoltà crescente facendo toccare con mano il processo di foraggiamento delle api alla base dell’impollinazione. In occasione delle uscite didattiche (BeeScientist) i ragazzi saranno inoltre stimolati, proprio come in un vero citizen science, all’interazione con la piattaforma Inaturalist al fine di identificare e monitorare gli impollinatori dell’isola d’Elba e delle isole dell’Arcipelago Toscano
Nei prossimi giorni si terrà inoltre un webinar rivolto a docenti e Guide Parco (MasterBee) che fornirà uno strumento pratico per i docenti che vogliano approfondire le tematiche sugli impollinatori e assicurerà la replicabilità del progetto negli anni successivi, oltre ad implementare la visibilità e la fruizione del Nat Lab del Forte Inglese da parte del pubblico, dei giovani e delle famiglie.
Ricorre oggi 6 dicembre, il trentennale della legge 394/1991, in questo giorno il Ministero della Transizione ecologica ha organizzato una giornata sul ruolo dei parchi, alla luce della Strategia Europea per la Biodiversità, del Green New Deal e del PNRR, e sui risultati delle azioni di conservazione e promozione a cui parteciperà il Presidente Giampiero Sammuri, anche in qualità di Presidente di Federparchi. Oggi per l'occasione tutti i parchi italiani metteranno a dimora nei loro territori uno o più alberi o piante autoctone rappresentativi in termini di tipicità e identità territoriale, a testimonianza dell’azione di tutela del territorio nell’ottica della transizione ecologica. Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha aderito a questa importante ricorrenza e alla presenza del Comandante del Reparto Carabinieri Parco Tenente Colonnello Stefano Cipriani e del Direttore Dr. Maurizio Burlando sono state messe a dimora presso il Centro di Educazione Ambientale di Lacona una pianta di mirto e una di corbezzolo. Proprio in questi giorni, peraltro, stanno proseguendo i lavori di riqualificazione della zona umida di Mola, dove sono state collocate 80 piante con la piantumazione di un filare di tamerici sulla sponda interna dello stagno che serviranno a schermare e proteggere l’avifauna acquatica in sosta e a favorire la loro alimentazione e riproduzione all’interno dello stagno.
Club Alpino Italiano e Parco Nazionale Arcipelago Toscano rinnovano la collaborazione per la sicurezza dei sentieri
A seguito dello specifico protocollo di collaborazione siglato nel giugno 2021 tra il PNAT e il Club Alpino Italiano (struttura nazionale) allo scopo di condividere la progettazione, la manutenzione e la promozione della rete escursionistica del Parco, nei giorni scorsi è stato rinnovato anche l'accordo triennale regionale con il CAI Toscana che sancisce come obbiettivi comuni la valorizzazione della
Premesso che in passato sono state effettuate introduzioni di specie non autoctone anche in ambienti naturali e che il tema delle specie non autoctone è oggi cruciale anche per l’incidenza che queste hanno sugli equilibri ecosistemici, sulla biodiversità e sulle azioni di contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici;
il Regolamento europeo 1143/2014 e il conseguente Decreto Legislativo 230 del 2017 perseguono l’obiettivo di ricreare ambienti naturali ricchi di biodiversità originaria anche attraverso l’eradicazione di specie animali e vegetali considerate “aliene invasive” prevedendo, nel caso delle specie animali, l’opportunità di prendere in considerazione metodi non letali;
Il 29 novembre alle ore 11,00 presso la sede del Parco a Portoferraio in località Enfola alla presenza dell'Ammiraglio Aurelio Caligiore capo del RAM, del Presidente del Parco Giampiero Sammuri e del Sindaco Angelo Zini si è tenuta una conferenza stampa in cui hanno parlato i protagonisti dell'operazione di recupero del relitto del M/p Bora Bora, che per la prima volta in Italia è stata effettuata grazie al contributo di soggetti privati.
Mufloni al Giglio – Il Presidente Sammuri chiarisce rispetto al comunicato dell’on. Brambilla
“L'impegno che al momento ci siamo presi è quello di sospendere gli abbattimenti, mentre per parlare di accordo sarà necessario un approfondimento con le associazioni animaliste.”
Il Parco Nazionale ha deciso di sospendere gli abbattimenti come atto di disponibilità verso il mondo animalista, come già affermato dal Presidente Sammuri nei giorni scorsi.
“Presupposto fondamentale per sviluppare il dialogo – conclude Sammuri – è che le associazioni animaliste convengano sull’obiettivo che il muflone sia completamente rimosso dall’Isola del Giglio.”
Corso intensivo gratuito di introduzione all’apicoltura Naturale con arnie Top Bar
Le api sono di primaria importanza per la conservazione della biodiversità, perché sono i più efficienti e importanti impollinatori della nostra flora, quindi la loro protezione è fondamentale. Ciascuno di noi puo' diventare un piccolo apicoltore con l'uso di arnie Top Bar, ideali per l’apicoltura familiare perchè hanno bisogno solo delle api senza necessità di molto altro. Con questo tipo di sistema naturale, poco conosciuto in Italia, è' possibile creare il giusto habitat naturale, impollinare il giardino e produrre miele in maniera semplice economica ed ecologica contribuendo anche al benessere del pianeta.
Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha attivato una convenzione con l'Università di Pisa, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA) per lo studio di due specie orticole dell'Isola del Giglio. Grazie a questo accordo il Laboratorio di Ricerca ed Analisi sulle Sementi del DiSAAA studierà il patrimonio genetico di varietà locali segnalate da alcuni abitanti e coltivatori amatoriali dell'Isola del Giglio. Al centro dell'attenzione una particolare varietà di pomodoro detta “pomodoro da scasso” e una antica varietà di rapa detta “cavolo torso”, frutti della terra particolarmente adattati alle condizioni pedo-climatiche del territorio gigliese e proprio per questo coltivati da sempre in piccoli orti ricavati nei terrazzamenti del paesaggio agricolo dell’isola, caratterizzato da insufficiente disponibilità di risorse idriche e da suoli fortemente declivi soggetti a fenomeni di degrado fisico, chimico e biologico.
L’Associazione Astrofili Elbani e il Parco Nazionale Arcipelago Toscano coinvolti in un importante progetto di ricerca scientifica nazionale
Lo scorso 1° ottobre, verso le 01:05 di notte, una grossa stella cadente ha solcato i cieli della Toscana, risultando visibile a occhio nudo anche dall’isola d’Elba. Il piccolo asteroide, entrato in atmosfera a 17 km/s e quindi luminosissimo, è poi apparentemente scomparso nel nulla verso nordest, senza lasciare traccia.