Monitoraggio della Berta maggiore, della Berta minore e dell'Uccello delle tempeste
Sono effettuate diverse attività di monitoraggio sui Procellariformi, la maggior parte delle quali interessano le colonie di Berta maggiore (Calonectris diomedea), con la stima del successo riproduttivo, e la localizzazione e ricerca di eventuali siti di nidificazione dell'uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus). Il censimento delle colonie di Berta maggiore avviene con indagini a terra (conteggio dei nidi) e da distanza (conteggio degli individui negli "zatteroni", raduni serali degli uccelli che attendono di rientrare nelle colonie durante la notte). Per l'uccello delle tempeste, a Giannutri, è stato effettuato un primo tentativo per il rilevamento di Hydrobates pelagicus (utilizzo notturno di play-back) con montaggio di reti, ma l'esito è stato negativo. La distribuzione della Berta maggiore nell'Arcipelago è così stimata: Giannutri (50-200 coppie), nelle isolette del Canale di Piombino (35-70 coppie), a Pianosa e in un isolotto adiacente (100-170 coppie) e, infine, in isolotti satelliti dell'Argentario (25-60 coppie).
Per la Berta minore le uniche colonie dell'Arcipelago per il momento conosciute sono quelle di Montecristo e Capraia, che ospitano una popolazione la cui consistenza è per il momento incerta e stimata tra le 500 e 1500 coppie.
Il Marangone dal ciuffo nidifica su tutte le isole dell'Arcipelago, in numero superiore a Capraia e Pianosa; si stima la presenza di 30-60 coppie. Durante i sopralluoghi effettuati alla Scola, presso l'Isola di Pianosa, alcuni pulli sono stati inanellati. Un notevole sforzo d'indagine è stato destinato al miglioramento delle conoscenze sulla Berta maggiore per l'Isola di Pianosa. Sopralluoghi notturni e dettagliate ricerche a terra hanno consentito di esplorare in modo completo l'intera costa meridionale, la costa orientale dall'estremo sud fino allo Scoglio della Lancia, e gran parte della costa occidentale. Sempre presso l'Isolotto satellite della Scola a Pianosa, è stato indagato il successo riproduttivo della ben conosciuta colonia di Berta maggiore. I singoli nidi sono controllati all'inizio e al termine della nidificazione. La colonia, grazie all'assenza di predatori terrestri, ha un successo riproduttivo che oscilla negli ultimi anni tra 0,85 e 0,79 (con massimo teorico per la specie pari a 1). Con ogni probabilità è da segnalare l'aumento del reclutamento di nuovi riproduttori, diretta conseguenza della derattizzazione dell'isolotto effettuata nel 2001. Indagini simili sono state svolte sempre a Pianosa presso Punta Brigantina, dove per limitare l'impatto dei ratti, sono stati posizionati erogatori con esche avvelenate. Il successo riproduttivo è stimato (su 6 nidi controllati) pari a 1 cioè il massimo teorico per la specie (valore che è stato registrato in altre situazioni su campioni numericamente molto limitati). Sembra comunque che la derattizzazione abbia un effetto positivo per gli animali che nidificano nella zona in questione.
GALLERIA FOTO
Berta maggiore in nidificazione
Reti per l'eventuale cattura dell'uccello delle tempeste
Sopralluogo alla Scola per controllo nidi
Costa dei Grottoni a Giannutri
Individuazione zatteroni
Pullo di Berta maggiore
Guida nidi della Scola
Marangone inanellato