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Il Parco si trasferisce all'ex tonnara dell'Enfola ad anno nuovo

 Si è tenuto oggi pomeriggio, 14 ottobre, il Consiglio Direttivo dell'Ente Parco. Tra i vari temi all'ordine del giorno quello della sede dell'Ente: il protocollo d'intesa del luglio 2008 non ha avuto ancora gli esiti sperati per il Parco. Né peraltro le scuole hanno potuto fare passi avanti per il loro risanamento,  tema sensibile anche per gli uffici di via Guerrazzi che avevano fatto  persino un passo indietro sulla metratura complessiva degli immobili che il Ministero dell'Ambiente aveva preso in consegna dal Demanio per il Parco.

Oggi è stata formalizzata la nuova destinazione della sede, seppure provvisoria, all'Enfola, in attesa di trovare la propria collocazione definitiva. Il Parco ha chiesto a tutti i Comuni la disponibilità di un immobile, ed è pervenuta in questi giorni la sola proposta del Comune di Marciana che è al vaglio tecnico per valutare se la superficie offerta è sufficiente e l'idoneità degli aspetti logistici complessivi. L'ipotesi della ex Caserma Teseo Tesei non è comunque ancora esclusa. Intanto gli uffici devono affrontare il primo trasloco  perché non è più possibile sostenere affitti così alti.

Altro tema importante l'incremento del 30% delle catture degli ungulati rispetto al 2008: al 12 ottobre 2009 i capi prelevati sono stati 1050, di cui 869 con le catture. Anche i selecontrollori hanno funzionato meglio rispetto all'anno precedente e l'obiettivo di abbattimento di 320 capi previsto dal Piano mufloni probabilmente sarà raggiunto in anticipo rispetto al previsto.  Il presidente Tozzi si è dichiarato molto soddisfatto di questi risultati così pure per quello della imminente conclusione dell'iter di approvazione del Piano del Parco e del Piano di sviluppo socio economico. La bozza aggiornata del Piano di sviluppo socio economico sarà infatti portata in approvazione nella prossima seduta della comunità del Parco probabilmente a fine mese. Prossimo lavoro impegnativo, considerate anche le difficoltà logistiche per la preparazione dell'imminente trasloco, il bilancio di previsione dell'esercizio 2010.

"Ci rendiamo conto delle difficoltà economiche e politiche dell'Italia di oggi- dice il Presidente Tozzi- ma è proprio questo il momento di spingere il ruolo, anche operativo, dei parchi nazionali, non solo per la tutela del patrimonio ambientale, ma anche per il rilancio delle economie locali"

Il Parco incontra i giovani e la ricerca

"La ricerca è fondamentale per la gestione di un territorio perché si devono trovare soluzioni adeguate a superare le criticità nell'uso delle risorse naturali. In questo clima di incertezza e complessità diventa indispensabile acquisire conoscenze per rafforzare l'ingegnosità e promuovere la consapevolezza dell'importanza della cura del proprio territorio". Così il direttore del Parco Nazionale, Franca Zanichelli, ha aperto l'incontro che si è tenuto nella mattina di giovedì 8 ottobre presso il Centro Culturale De Laugier, in stretta collaborazione con il Comune di Portoferraio. Il seminario "Il Parco incontra i Giovani e la Ricerca" è stata l'occasione per far emergere il valore formativo delle esperienze dirette sul campo. Il pubblico era costituito soprattutto da studenti degli ultimi anni delle superiori, in procinto di intraprendere scelte per il proprio personale futuro. Così i giovani laureati hanno cercato di trasmettere le loro esperienze e i risultati del loro lavoro. In sala vi erano diverse classi quinte delle Scuole Superiori elbane. L'iniziativa ha riscosso la presenza di un'ottima rappresentanza delle scolaresche provenienti sia dall'ITCG "Cerboni" che dall'ISIS "Foresi" ed ha coinvolto piacevolmente sia gli  insegnanti che i relatori, giovani tesisti, ricercatori e Professori universitari che si sono occupati di argomenti relativi all'ambiente ed alla cultura delle isole toscane protette.

premtesi

Anche nelle parole dell'Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio, Antonella Giuzio, vi è stata la conferma della volontà di proseguire nell'informazione come servizio alla cittadinanza, con appuntamenti di approfondimento presso la Sala della Gran Guardia.Sono seguite le premiazioni ufficiali dei vincitori delle borse di studio bandite dall'Ente Parco per il 2009, con la presentazione delle tre tesi:  "La vegetazione dell'isola di Giannutri: aspetti ecologici, dinamici e cartografici" di Vittorio Cioffi (Università di Firenze), "Studio storico e restauro architettonico del Castello del Volterraio" dell'elbana Caterina Strada (Università La Sapienza di Roma), "Le spiagge dell'isola d'Elba Occidentale: monitoraggio degli arenili oggetto di ripascimento e manutenzione" presentata da Jacopo Galeazzi (Università di Pisa) di Pomonte.

Nell'organizzazione della mattina ci sono stati piacevoli intermezzi come il saluto portato da una classe del Liceo Fuhlrott di Wuppertal che ha lavorato in Germania  traducendo in tedesco i testi della guida  delle farfalle del Parco e i cartelli del Santuario del Monte Perone. Quindi vi è stata la testimonianza dei due "messaggeri del mare" Lionel Cardin e Pierluigi Costa, che hanno raccontato al pubblico il loro coinvolgimento in iniziative umanitarie  e la realizzazione di progetti educativi intorno al Santuario dei Cetacei. La mattina si è poi conclusa con le relazioni dei giovani tirocinanti di varie università italiane che hanno collaborato a progetti di ricerca  promossi dal Parco Nazionale per affrontare alcuni temi gestionali. I risultati illustrati hanno riguardato gli interventi promossi per l'eradicazione della cornacchia grigia e per la tutela della nidificazione del gabbiano corso a Pianosa, il monitoraggio della capra di Montecristo e l'ecologia degli ultimi esemplari di piante di Tasso presenti nelle pendici settentrionali del Monte Capanne all'Elba. Infine hanno concluso gli interventi i docenti universitari Prof.ssa Letizia Marsili dell'Università di Siena, Prof. Bruno Foggi dell'Università di Firenze e Prof. Roberto Giannecchini dell'Università di Pisa che hanno illustrato i campi di azione dei corsi di laurea delle rispettive facoltà dando così un orientamento agli studi per i ragazzi intervenuti ed una generale presentazione dell'offerta formativa universitaria  in Toscana.

"E' stata una buona giornata di comunicazione: i neolaureati  hanno saputo dialogare in modo efficace con gli allievi che stanno per intraprendere analoghe scelte e tutti hanno potuto constatare come il  Parco sia considerato un fulcro importante per accrescere le opportunità formative  in quanto un forte progetto culturale è  la vera risorsa cui attingere per prospettive di sviluppo più compatibili con il territorio", ha commentato il direttore a conclusione dell'incontro.

 

Festival del Camminare Edizione 2010 alla fiera BETA di Cecina

 Il Parco ha già iniziato a lavorare per la nuova edizione del Festival del Camminare 2010,  i programmi sono quasi pronti e stanno iniziando i contatti con  le aziende  del territorio dell'Arcipelago per una collaborazione sempre più stretta in vista della prossima stagione estiva.
Ieri , 24 settembre,  il Direttore Zanichelli ha partecipato a Cecina alla Borsa Europea del Turismo Associato per presentare insieme alla Provincia di Livorno, alla Regione Toscana  e a tutti i parchi del "Progetto Costa di Toscana e Isole dell'Arcipelago" la nuova edizione del Festival. Presenti il dirigente regionale  Ermanno Bonomi e gli assessori  provinciali  Simena Bisti e  Paolo Pacini, che hanno parlato del festival con toni entusiastici confermando il loro contributo anche per il 2010.
betacecina
Bonomi  ha riportato dati interessanti dalle statistiche regionali:  sono 75 milioni i turisti che visitano i parchi naturali, di questi più del 40% scelgono il parco come unica meta e nella classifica dei più visitati il Parco Nazionale  dell'Arcipelago Toscano è al terzo posto.
"Il sodalizio tra Parco e aziende ha già dato buoni risultati nella scorsa primavera - ha detto Franca Zanichelli-  Dal 2010 ci aspettiamo un riscontro di maggiore presenza perchè abbiamo seminato bene. ll nostro taccuino delle escursioni ha girato tutta l'estate e molti hanno segnalato interesse per avere più informazioni sul Festival. E' molto importante far conoscere per tempo quanto accadrà nella prossima primavera  per costruire un'offerta da rivolgere anche ai turisti nordici che vengono a visitare il mediterraneo. Gli imprenditori delle nostre isole si aspettano dagli enti pubblici una maggiore capacità di rafforzare la rete di supporto e noi Parchi abbiamo l'obiettivo di far crescere una maggiore attenzione al valore del patrimonio naturale. Camminando insieme in questa alleanza potremo avere buoni risultati."

Il Parco Nazionale ospita il primo meeting operativo del progetto Argomarine

Parte Argomarine, un progetto della durata di tre anni per sviluppare tecnologie innovative per il controllo del traffico marittimo e dell'inquinamento da idrocarburi del mare. Finanziato dalla UE nell'ambito del 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo, il Progetto di cui il Parco è coordinatore, ha ottenuto a dicembre un finanziamento di circa 3 milioni e mezzo di Euro superando una competizione di altri 350 progetti.
Domani saranno presenti presso la sede del Parco a Portoferraio i rappresentanti scientifici convenuti da tutta Europa per la partenza ufficiale del progetto che avranno così occasione, tra l'altro, di conoscere le bellezze del territorio dell'Arcipelago Toscano.
Il consorzio, coordinato dal Dr. Cocco per conto del Parco Nazionale, è composto da otto istituti prestigiosi provenienti da 6 Paesi Europei: oltre al CNR- Istituto di Scienze e Tecnologie dell'Informazione di Pisa, due istituti universitari (Grecia e Portogallo) un Centro di Ricerche sul monitoraggio ambientale della Norvegia, una azienda hi-tech inglese, il Parco Nazionale Marittimo dell'Isola di Zacinto (Grecia), il Nato Undersea Research Center e il Joint Research Center della Unione Europea. Sarà presente il Dr. Maurizio Maggiore, funzionario della Unione Europea che seguirà per conto della Commissione l'andamento del Progetto.
Il Progetto è stato fortemente voluto dal presidente Mario Tozzi e dal Direttore Franca Zanichelli, che con lungimiranza, ne hanno capito immediatamente le importanti ricadute ambientali visti anche i recenti episodi di smaltimenti dolosi di rifiuti nei nostri mari.

Un occhio che scruta il mare con l'obiettivo di creare una centrale operativa di controllo che si avvale di sofisticate attrezzature per il monitoraggio. In particolare, l'integrazione del rilevamento satellitare con un sistema di sensori chimici e ottici potranno consentire di acquisire in tempo reale i segnali di sversamenti nel mare e stabilire con tempestività gli interventi idonei e le bonifiche opportune. L'impiego di una tecnologia avanzata e una rete di collaborazioni transfrontaliere con esperti che saranno all'opera per costruire il sistema di controllo che avrà bisogno di ancora due anni prima di mettere in atto le campagne di sperimentazione. Le prove saranno svolte nel mare del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e in quello dell'isola di Zacinto in Grecia, per poi essere estese a tutto il Mediterraneo.  

SCHEDA DEL PROGETTO

Secondo la mitologia greca, Argo è un gigante dai cento occhi, metà dei quali restano aperti anche quando dorme. I cento occhi di Argo sono quelli che verranno sviluppati nel corso del progetto ARGOMARINE (acronimo per Automatic Recognition and GeOpositioning integrated in a Marine Monitoring Network) che il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (PNAT) ha presentato alla Commissione Europea nell'ambito del 7° Programma Quadro 2007-2012 di finanziamento alla ricerca e sviluppo tecnologico.
Lo scopo del progetto ARGOMARINE è di sviluppare un sistema di controllo del traffico e dell'inquinamento marino all'interno di aree sensibili dal punto di vista ambientale e di particolare valore naturalistico come quelle dell'Arcipelago Toscano.
Le attività del Progetto prevedono il controllo dell'inquinamento da idrocarburi e degli sversamenti abusivi di petrolio e derivati in mare mediante l'utilizzo simultaneo di tecnologie che vanno dall'acquisizione di dati SAR (Synthetic Aperture Radar) dalla costellazione di satelliti Envisat, Cosmo-SkyMed e RadarSat, dati provenienti da sensori ottici montati su imbarcazioni e traghetti, oppure su supporti volanti (aerei ed elicotteri), nasi elettronici ospitati su boe o su veicoli sottomarini autonomi (AUV-Autonomous Underwater Vehicles) in grado di pattugliare larghe estensioni di mare. Questi dati verranno integrati con informazioni di geolocalizzazione e geoposizionamento ed inviati attraverso una rete a larga banda di trasmissione dati nella sala operativa della Capitaneria di Porto di Portoferraio, che ospiterà il cervello pensante di ARGOMARINE: il MIS (Marine Information System), una centrale di elaborazione dotata di capacità decisionali e di valutazione, progettata utilizzando tecnologie di supercalcolo ed Intelligenza Artificiale, in grado di elaborare i dati raccolti dalle varie fonti, valutare i modelli matematici e previsionali immagazzinati nella sua memoria e assistere le autorità preposte nella gestione dell'emergenza.

schemaargo


Il Progetto ARGOMARINE svilupperà tecnologie che verranno successivamente estese a tutta l'area del Mediterraneo, dove il problema dell'inquinamento da idrocarburi e del controllo della pesca di frodo all'interno di aree protette è drammaticamente di attualità. Le isole dell'Arcipelago diventeranno quindi campo di prova delle attività scientifiche di monitoraggio del progetto, contribuendo a promuovere e valorizzare la loro importanza naturalistico-ambientale e la loro immagine.

Calendario prove d'esame concorso categorie protette

Bando di Concorso pubblico per titoli ed esami, integralmente riservato alle categorie protette di cui alla Legge n°68/1999, per la copertura di n°1 posto di Operatore di Amministrazione - Area B - Posizione economica B1 del CCNL Enti Pubblici Non Economici - Calendario prove d'esame.

 

 

Con riferimento al concorso indicato in oggetto, si comunica di seguito il calendario delle prove d'esame:

•-         19 ottobre 2009, ore 9:00 prima prova scritta;

•-         20 ottobre 2009, ore 9:00 seconda prova scritta;

•-         9 novembre 2009, ore 9:00 prova orale.

 

L'espletamento delle prove avverrà presso la sede del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, a Portoferraio in Via Guerrazzi n°1

Finale con un piccolo ospite dal Grande Nord

Sabato 12 settembre si è concluso il presidio dei volontari che hanno controllato giornalmente il passaggio dei rapaci diurni in migrazione da nord verso i luoghi di svernamento africani. Il Campo Rapaci ELBA 2009 è stato organizzato da EBN Italia - lo "Lo Strillozzo" col patrocinio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e con l'aiuto di 16 ornitologi specialisti provenienti da tutta Italia .
Il lavoro di controllo è infatti impegnativo soprattutto per la corretta identificazione delle specie osservate a grande distanza: gli avvistamenti sono stati più numerosi nella prima settimana. Negli ultimi due giorni vi era stato un netto calo di passaggi, per colpa del persistente vento da nord che dirottava i rapaci su altre vie di attraversamento del canale Piombino-Elba. Il morale pertanto era piuttosto stanco ma, come spesso capita quando si fa birdwatching, non bisogna mai perdere la pazienza. Così alla fine è giunta la vera sorpresa.

piviere_tortolino


Un giovane Piviere tortolino (Charadrius morinellus) è apparso dalla stessa direzione di arrivo dei rapaci fermandosi tra l'erba bassa della sommità del Monte Serra, a pochi metri dai naturalisti rimasti senza parole. Il minuto trampoliere è noto per essere specie piuttosto confidente: di fatto ha pernottato in loco e si è trattenuto in prossimità dei ricercatori anche il giorno seguente, come a salutare la chiusura del Campo Rapaci.
Questa specie nidifica nella Tundra del Grande nord europeo, localmente in qualche prateria sommitale in centro Europa e, saltuariamente, sulle Alpi. In Abruzzo vi è un piccolo nucleo di alcune coppie nidificanti in alta quota. A fine estate migra per svernare in nord Africa e in medio Oriente. Il suo piumaggio riproduttivo, particolarmente bello, presenta il ventre castano sempre più scuro fino a diventare nero ornato da una "collana" bianca brillante che spicca sul collo grigio.
E' una specie particolarmente protetta, considerata "in pericolo in modo critico", e per questo meritevole di ogni forma di tutela possibile. All'Elba non risulta mai essere stato segnalato, perlomeno in epoca recente: la sua presenza è particolarmente interessante poichè, essendo la specie molto fedele ai siti di sosta durante le migrazioni, fa capire l'importanza della tutela delle praterie sommitali (antichi pascoli per pecore e mucche) dei monti Serra, Strega, Capannello e Cima del Monte, fortunatamente quasi tutte comprese nei confini del Parco Nazionale.
Per tornare ai rapaci, i numeri totali (ancora da elaborare) sono risultati purtroppo più bassi rispetto alla media degli ultimi cinque anni di studio, sull'ordine comunque di diverse centinaia di rapaci che, nei quindici giorni di osservazioni, hanno sorvolato l'Elba in direzione della Corsica per raggiungere i quartieri di svernamento. Le specie maggiormente rappresentate sono state il Pecchiaiolo il Falco di palude e lo Sparviere. Il Falco pescatore, come al solito numeroso, conferma l'importanza di questa rotta per la migrazione della specie mentre l'avvistamento di Albanelle pallide, specie un tempo assai rare, conferma la provenienza orientale di molti migratori. Tra i "rapaci locali", di particolare interesse le continue osservazioni di Falco della regina, avvistati fino a tre insieme in caccia a falange. Questo misterioso falco ha rinviato il periodo di nidificazione a fine estate proprio per catturare al volo i passeriformi di passo diretti verso Sud, per poi andare anch'esso a svernare in Madagascar. Chissà che un giorno o l'altro, guardando meglio, non scopra qualche falesia interessante e scelga di riprodursi sulle nostre isole!

GIOVANI UNIVERSITARI PREMIATI DAL PARCO

Anche questo anno l’Ente Parco ha premiato studenti universitari che si sono particolarmente distinti nella realizzazione di tesi trattando problematiche e fenomeni caratterizzanti l’ambiente e la cultura delle isole toscane. La Commissione ha esaminato 15 elaborati, di cui ben 10 pervenuti da giovani residenti nei comuni dell’Arcipelago Toscano. I criteri di valutazione hanno riguardato: l’originalità del tema trattato, l’accuratezza dei metodi di lavoro ed il valore di tali elaborazioni in termini di contributo per gli aspetti gestionali del Parco, sia per la ricerca che per la sperimentazione.

studenti

La somma di € 4.000 disponibile per l’annualità Accademica 2007/2008 è stata così ripartita:

  • PREMIO di € 1.000 al Dr. Vittorio Cioffi dell’Università di Firenze per la tesi “La vegetazione dell’Isola di Giannutri: aspetti ecologici, dinamici e cartografici”;
  • PREMIO di € 1.000 alla Dr.ssa Caterina Strada dell’Università La Sapienza di Roma, per la tesi “Studio storico e restauro architettonico del Castello del Volterraio”, co-autrice Dr.ssa Santini Valeria; (residente a Marina di Campo)
  • PREMIO di € 1.000 al Dr. Jacopo Galeazzi dell’Università di Pisa, per la tesi “Le spiagge dell’Isola d’Elba Occidentale; monitoraggio degli arenili oggetto di ripascimento e manutenzione”; (residente a Pomonte - Marciana)
  • PREMIO di € 500 alla Dr.ssa Elisa Principe dell’Università per Stranieri di Siena, per la tesi “Aspetti dell’immigrazione sarda all’Isola d’Elba: il caso di Capoliveri”; (residente a Portoferraio)
  • PREMIO di € 500 al Dr. Antonello Leonardi dell’Università di Firenze per la tesi “Osservazioni su ceppaie e giovani polloni di castagno per la selezione di portainnesto idonei”; (residente a Marciana Marina)

Nel commentare positivamente i risultati del concorso, Franca Zanichelli direttore del Parco, ha dichiarato: “All’inizio di questo anno scolastico, entro ottobre, è nostra intenzione organizzare un seminario di presentazione delle attività realizzate con la collaborazione di giovani stagisti e tirocinanti. Sarà nostro piacere invitare i dirigenti, i docenti e gli alunni locali che frequentano le ultime classi delle Scuole Secondarie di II° Grado: un’occasione pubblica, nella quale ci sarà l’opportunità per tutti i soggetti interessati di verificare quanto il Parco si stia adoperando per la promozione dello studio scientifico e per la sua applicazione in ambito locale”.

Intanto sul sito web www.islepark.it l’iniziativa verrà valorizzata con l’aggiornamento della sezione ”Educazione” che presenta il piccolo “tesoro culturale” del Parco: le tesi di tutti i giovani concorrenti nelle varie edizioni del concorso oltre ai testi consultabili nella Biblioteca di Documentazione Ambientale.

 

                                                                                                                                                        Dr.ssa Giovanna Amorosi PNAT

“E…STATE CON IL PARCO!” nei comuni di Rio nell’Elba e Rio Marina

 Sabato 29 agosto, Giorgio Paesani, esperto di birdwatching dell'Associazione EBN Italia,  gruppo toscano "Lo Strillozzo", ci aiuterà a conoscere il mondo dei rapaci.  In particolare parlerà del monitoraggio della migrazione di rapaci diurni che fanno tappa all'Isola d'Elba e dell'importanza dell'Arcipelago Toscano nella migrazione autunnale di questi veleggiatori che compiono incredibili viaggi di andata e ritorno dall'Europa all'Africa.

gheppio

Il campo rapaci all'Elba si terrà nelle prime due settimane di settembre, ogni giorno, dalle 8 alle 18  e  le stazioni di osservazione saranno posizionate, sulle pendici del Monte Serra, comune di Rio nell'Elba, nel territorio del Parco.  Le squadre di rilevatori volontari, coordinati da ornitologi esperti, si alterneranno nelle operazioni di monitoraggio riconoscendo, contando e raccogliendo informazioni importanti sulla biologia di queste specie spesso rare e minacciate.

L'incontro con Giorgio Paesani è organizzato dal Parco in collaborazione con il Comune di Rio nell'Elba e si terrà presso il Teatro Garibaldi di Rio nell'Elba (g.c.), alle ore 17,00. 

Seguirà una passeggiata sulle pendici del Monte Serra, insieme ai volontari del campo rapaci, durante la quale sarà possibile avvistare alcuni esemplari nel loro habitat ed avere informazioni su come assistere o partecipare direttamente alle attività di monitoraggio.

Si consiglia abbigliamento adeguato, scarpe da trekking ed un binocolo. 

Sempre la sera di Sabato 29 agosto, a Cavo alle ore 21,30, presso la rotonda davanti all'Hotel Perolli, il Parco con il Comune di Rio Marina presenteranno: "Camminare nel Parco", un appuntamento per gli appassionati delle passeggiate e dell'escursionismo all'isola d'Elba. Le conversazioni con il Direttore del Parco Franca Zanichelli e la guida del Parco Antonello Marchese, vi aiuteranno a scoprire  l'ambiente naturale marino e terrestre, la biodiversità e gli habitat dell'Arcipelago Toscano. Sarà presente alla serata anche il fotografo Roberto Ridi, autore del libro "Elba, colours live here": racconto dell'Elba e dei suoi colori attraverso le  immagini. 

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. 

Per essere avvisati sui prossimi eventi nel Parco ed essere inseriti nella mailing list, si può inviare un'e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

TUTTI GLI HABITAT PROTETTI DALL'EUROPA ONLINE

 Un giovane botanico elbano ha collaborato alla stesura delle schede tecniche per catalogare gli habitat mediterranei di interesse europeo.

 

Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato on line un contributo scientifico di eccezionale rilevanza grazie ad un forte parternariato tra diverse Società scientifiche e università italiane: il "Manuale di interpretazione degli habitat di interesse comunitario presenti in Italia". Numerosi esperti nazionali hanno percorso in lungo e in largo la nostra penisola per stabilire la particolare caratterizzazione della vegetazione inclusa nei siti Zone di Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria della Rete Natura 2000, tra questi gli specialisti dell'Università di Firenze ed il  giovane botanico elbano  Angelino Carta che ha fornito dati  sugli studi da lui condotti sulla vegetazione e la flora degli habitat umidi temporanei mediterranei nell'Arcipelago Toscano.

Il lavoro specialistico contribuisce alla catalogazione strutturale degli Habitat. Per chiarire, la copertura vegetale di un luogo può essere descritta attraverso l'assortimento di specie differenti che si associano insieme grazie a peculiari fattori climatici, natura del suolo, orografia, dando luogo ad unità vegetazionali distinte e riconoscibili che contraddistinguono gli habitat anche nominalmente.

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Il  Manuale colma una lacuna nel sistema delle conoscenze utili per sostenere la biologia della conservazione e per uniformare il patrimonio di conoscenze secondo i riferimenti della direttiva europea. Sarà utilizzato sia in ambito nazionale (confronti tra Regioni) che internazionale (rapporti con gli organismi tecnico-amministrativi dell'UE e con gli altri Stati membri) per analizzare la presenza e lo stato di conservazione degli habitat  che devono essere tutelati in quanto inclusi tra quelli di valore europeo.  Sarà inoltre uno strumento per obiettivi applicativi, quali la definizione delle azioni di gestione degli habitat e dei Siti e per le procedure di valutazioni di incidenza che devono essere redatte in via precauzionale quando si deve intervenire con progetti e azioni di modificazione in aree sensibili.

 

Il sistema delle conoscenze deve supportare la fase gestionale anche per l'area protetta in quanto il Parco Nazionale deve poter rafforzare il compito di mantenere la funzionalità ecologica dei sistemi più vulnerabili. Le analisi scientifiche aiutano a stabilire come confrontarsi con gli aspetti gestionali socio-economici al fine di individuare percorsi idonei per salvaguardare il patrimonio naturale, formulando anche ipotesi di mitigazione delle opere e vere e proprie misure di compensazione laddove non si possa scongiurare l'impatto. Lo spirito della direttiva europea è dunque quello di verificare l'incidenza  sugli habitat e le specie di interesse comunitario per stabilire la sostenibilità degli interventi all'interno dei Siti.  

"Mi congratulo con Angelino Carta - dice il Direttore del Parco  Franca Zanichelli - per  il lavoro svolto e invito tutte le Amministrazioni dell'Arcipelago Toscano che hanno compiti di pianificazione territoriale ad avvalersi di questo Manuale che consente di riscontrare il pregio dei rispettivi territori e quindi di acquisire le informazioni preliminari per adottare formule di pianificazione e programmazione coerenti con i livelli di valore accertati, soprattutto per le aree incluse nel perimetro dell'ambito protetto."

 

Il Manuale è disposizione  su siti : http://vnr.unipg.it/habitat/ oppure sul sito del Ministero dell'Ambiente: http://www.minambiente.it/index.php?id_sezione=2901 con tutti i dati che potranno anche essere utilizzati per scopi divulgativi e soprattutto per la conservazione.

 

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