PLASTIC BUSTERS MPAs
Un Progetto per preservare la Biodiversità delle Aree Marine Protette del Mediterraneo dall’inquinamento da plastica
Il Mar Mediterraneo è una delle aree più colpite dai rifiuti marini nel mondo. Gli impatti dei rifiuti sul biota marino all'interno delle Aree Marine Protette (MPA), incluse le specie in via di estinzione, rimangono ad oggi poco investigati, ed è chiaro che sono urgentemente necessarie misure di prevenzione e mitigazione.
Il progetto Plastic Busters, iniziato il primo Febbraio 2018 finirà a fine Gennaio 2022, è co-finanziato dal Programma di Cooperazione Transnazionale Interreg Med 2014-2020 ed ha l’obbiettivo di contribuire al mantenimento della Biodiversità e di preservare dai rifiuti l’ecosistema delle aree marine protette, pelagiche e costiere, definendo e attuando un approccio armonizzato contro il problema dei rifiuti.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano vi aderisce assieme ad altri 15 soggetti beneficiari per un finanziamento complessivo di circa 5 milioni di Euro. L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale) è coordinatore di progetto e l’Università di Siena è coordinatore scientifico.
Al nostro Parco spettano circa 170.000 € grazie ai quali sarà possibile monitorare e valutare le aree di accumulo dei rifiuti ed individuare misure di prevenzione e mitigazione di macro e micro plastiche che invadono il mare dell’Arcipelago Toscano
Il progetto prevede azioni che riguardano l'intero ciclo di gestione rifiuti, il loro monitoraggio, la valutazione, la prevenzione e la mitigazione, nonché azioni per rafforzare il networking tra le aree marine pelagiche e costiere situate in Italia, Francia, Spagna, Croazia, Albania e Grecia. Questo è il primo progetto a scala di bacino in cui i paesi dell'UE e dell'IPA uniscono le forze per affrontare il problema rifiuti attraverso un approccio coordinato e partecipativo al fine di:
1) diagnosticare gli impatti dei rifiuti marini sulla biodiversità nelle aree marine protette, compresa l'identificazione di "punti caldi";
2) definire e testare misure di sorveglianza, prevenzione e mitigazione dei rifiuti marini;
3) sviluppare un quadro comune di azioni per risolvere il problema rifiuti marini per le regioni coinvolte in Interreg Med al fine di conservare la biodiversità.
Nel corso di un periodo di 4 anni, il progetto Plastic Busters contribuirà a valutare la quantità, le fonti, i percorsi, le aree di convergenza, di distribuzione e gli effetti dei rifiuti marini sul biota, e a mitigare e ridurre il loro impatto nel Mar Mediterraneo.
La natura e gli effetti dei rifiuti di plastica sulla catena alimentare marina, sulla pesca, così come sulla salute umana, sono ancora in gran parte sconosciuti e sono questioni importanti da indagare proprio nell'ambito di questo progetto.
La raccolta di rifiuti, la rimozione e raccolta di attrezzature da pesca abbandonate, la creazione di meccanismi di riciclaggio e di sistemi di restituzione / deposito per imballaggi, sono alcuni esempi delle azioni concrete che verranno sviluppate, testate e promosse nelle diverse aree pilota coinvolte del bacino nel Mediterraneo. Il metodo utilizzato oltre al rigore scientifico si basa su un approccio condiviso, con il coinvolgimento di soggetti interessati quali: autorità portuali, pescatori e comuni. Il progetto prevede, infine, un'ampia gamma di azioni per migliorare la consapevolezza delle parti interessate e catalizzare il cambiamento nelle loro percezioni e atteggiamenti verso gli sprechi.
Come sottolineato, infatti, dalla Convenzione di Barcellona nell'ambito del Piano regionale per i rifiuti marini (Istanbul 2013) " L'inquinamento marino non conosce frontiere, l'inquinamento in un paese colpisce tutti gli altri ".
Per ogni ulteriore informazione in merito alle attività di progetto, alle news ed agli eventi è possibile consultare i relativi social. Facebook: @Plastic Busters MPAs; Twitter: @ Plastic Busters MPAs.