UNA CASA PER LE RONDINI
Il giorno 31 marzo 2009 si è tenuta presso la sede del Parco Nazionale la conferenza stampa per presentare un progetto che vede insieme numerosi attori del territorio che si impegnano per tutelare le diverse specie di rondini che giungono dall’Africa e nidificano sull’Arcipelago. Il progetto educativo coinvolgerà il mondo della scuola per il rilevamento delle colonie di rondini nidifcanti. Saranno fatti partecipi anche i cittadini, le istituzioni e le aziende del territorio per premiare chi protegge i nidi e per diffondere la cultura della tutela. IL PARCO NAZIONALE dell’ARCIPELAGO TOSCANO coopera con LEGAMBIENTE, ENPA, WWF, ARCHE HIR e EBN Lo Strillozzo si suddividono i compiti per creare una rete che accompagna le diverse fasi operative.
L’intervento sarà seguito passo passo dai volontari e culminerà con manifestazioni pubbliche per la premiazione dei soggetti che riusciranno a creare condizioni favorevoli ospitando più nidi o nuove colonie.
Queste attività saranno integrate con un momento di approfondimento scientifico che porterà all’Elba una schiera di specialisti per un confronto sulle conoscenze e la valutazione sugli interventi di conservazione. Si tratta di un appuntamento internazionale programmato per la giornata inaugurale della SETTIMANA DEI PARCHI che si svolgerà il prossimo 24 maggio 2009. Questo evento sarà patrocinato da FEDERPARCHI ed EUROPARC, i network che uniscono le aree protette nazionali ed europee.
L’incontro promosso da EBN Lo Strillozzo permetterà di far luce sulle spettacolari migrazioni di questi uccelli che attraversando diverse nazioni dei due continenti, il deserto del Sahara e il mar Mediterraneo diventando autentici simboli di pace. Gli uccelli non conoscono confini e per questo sono validi testimonial di una rete di cooperazione internazionale che collega i nostri luoghi di nidificazione con le aree del loro svernamento nel cuore dell’Africa. E’ l’associazione Arche Hir che fa da tramite per congiungere la nostra esperienza con quella dei protezionisti che operano nelle aree protette africane.