Il percorso permette di esplorare la stretta penisola di Capo Stella che si allunga sul mare per circa 2,5 km, dividendo i due splendidi golfi di Lacona e Stella. Dalla strada provinciale n. 30 che attraversa il centro abitato, all'altezza della via di accesso alla spiaggia di Margidore, si imbocca Via di Capo Stella, il sentiero n. 258 che seguiremo fino all'estremità meridionale della penisola. Dopo poco la strada diviene sterrata e, superata una sbarra che consente solamente il passaggio in auto dei proprietari, si lascia sulla destra il bivio con il sentiero n. 257 B che utilizzeremo al ritorno per chiudere un percorso ad anello. Continuiamo sempre sul sentiero n. 258 seguendo la viabilità principale ignorando prima due bivi a sinistra e poi due a destra in successione fino ad arrivare al Monte Capo Stella a quota 154 m dove possiamo goderci scorci panoramici suggestivi della costa del Golfo Stella con le sue incantevoli baie e le sue spiagge da quella di Margidore a quella del Lido e la costa occidentale del Calamita con Capoliveri e le isole Gemini.. Da qui utilizzando il sentiero n. 257 A e n. 257 nel tratto che segue il criunale, si ritorna alla sbarra completando l'itinerario circolare. La penisola è interessante oltre che dal punto di vista paesaggistico anche da quello geologico. Le formazioni rocciose che qui affiorano , appartengono al cosiddetto Complesso IV o meglio al "Complesso ofiolitifero delle Liguridi", presenti nella parte centro orientale e nord orientale dell'isola, a partire dal Golfo di Portoferraio sino a questa penisola e da Magazzini fino alla Punta del Cavo. Il basamento ofiolitico (serie delle rocce verdi) non è che crosta oceanica della Tetide formatasi nel Giurassico superiore (circa 150 milioni di anni fa), a circa 3-4 mila metri di profondità, ed è rappresentato dalla successione di serpentiniti, gabbri e basalti massicci od in ciscini (pillow lavas). In particolare la penisola di Capo Stella è costituita prevalentemente da basalti massicci e con cuscini e da gabbri con ammassi e filoni di aplite gabbrica, come si può osservare sulla falesia della punta, dove si aprono suggestive spiaggette ciottolose talora incorniciate da spettacolari faraglioni. La copertura vegetale spontanea della penisola è rappresentata prevalentemente dalla macchia mediterranea, in tutti i suoi stadi. Tra le specie non originarie, quelle più evidenti sono alcuni alberi di Eucalipto.