Questo gruppo di almeno due entità occupa un areale limitato soltanto a Sardegna, Corsica, Arcipelago Toscano e litorale toscano. Vi sono state molte discussioni per decidere se si possano individuare due specie distinte o una specie soltanto. Prima della caratterizzazione genetica tramite DNA-barcoding il carattere distintivo sembrava risiedere nel disegno alare. Le popolazioni del litorale toscano, dell’Elba, del Giglio e di Giannutri hanno infatti ocelli grandi sulle ali posteriori, mentre le popolazioni di Sardegna, Corsica e Capraia hanno ocelli molto più piccoli. Ad un’analisi più approfondita però, questo carattere non identifica chiaramente due gruppi distinti di popolazioni; infatti la variazione della dimensione degli ocelli dalla Sardegna alla Toscana è graduale e gli individui di Capraia, descritti come sottospecie (Coenonympha corinna trettaui) mostrano ocelli di dimensione intermedia. L analisi di DNA-barcoding però hanno mostrato una situzione ancora diversa. Mentre Coenonympha elbana di Toscana, Elba e Giannutri mostrano un’impronta genetica costante in linea con la conclusione tassonomica basata sulla morfologia, le popolazioni di Capraia e Corsica sono molto diverse da quelle della Sardegna, tanto da far ipotizzare che vi possa essere una terza specie coinvolta in questo gruppo già complesso. Un dato molto preoccupante è l’assenza di questa farfalla dall’Isola del Giglio dove era segnalata almeno fino al 2000. Se la scomparsa di questa specie dall’Isola del Giglio venisse confermata sarebbe ipotizzabile prevedere un piano di ripopolamento. La larva si nutre di varie specie di erbe tra le quali sembra prediligere Brachipodium. Vola in due generazioni annuali, la prima tra maggio e la fine di giugno e la seconda da agosto a tutto settembre. Lungo il Santuario delle farfalle Ornella Casnati è una presenza costante ed è quasi impossibile non incontrarla sui pratelli di crinale.