Farfalle
Nell’Arcipelago Toscano sono presenti circa 50 specie di farfalle, un numero decisamente alto rispetto alla dimensione di queste isole. Tale ricchezza è dovuta alla fortunata combinazione di molti fattori. Il primo è dovuto alla diversità ambientale all’interno di ogni isola (soprattutto all’Isola d’Elba) e alla straordinaria diversità che si riscontra anche tra un’isola e l’altra. Questo ha creato una grande ricchezza di habitat che sono stati popolati da specie diverse. La seconda è la ricchezza delle aree sorgente, cioè dei territori vicini da cui provengono la maggior parte delle specie di farfalle che vivono sulle isole: da una parte la penisola italiana, una delle aree più ricche di lepidotteri in Europa, dall’altra la Corsica, caratterizzata dalla presenza di diversi endemismi insulari, cioè specie presenti solo nelle isole tirreniche e di e molte specie relitte. Le specie relitte sono organismi che erano ampiamente diffusi in passato ma che oggi sopravvivono soltanto in pochissimi luoghi particolarmente protetti come le isole. Molte specie europee che vivono in toscana non sono riuscite ad attraversare il Mar Tirreno per colonizzare la Corsica e la Sardegna; d’altro canto, le specie endemiche e relitte delle due grandi isole non vivono in Toscana. Alcune di queste si trovano nell’Arcipelago come la continentale Zerynthia cassandra e le insulari Lycaeides bellieri villai, Hipparchia neomiris e Hipparchia aristaues. L’Arcipelago quindi rappresenta l’unica area in cui si possono veder volare fianco a fianco, dando origine a una “fauna chimera”, composta da farfalle provenienti da due aree diverse . Un fenomeno particolare è rappresentato dalla presenza all’Elba e al Giglio di molte specie di farfalle e linee genetiche tipiche della Corsica che non sono riuscite a stabilire popolazioni nella vicina Toscana. Quali siano le barriere che impediscono questo ultimo “piccolo salto” è un mistero cui non esiste ancora risposta. Per capire a fondo queste dinamiche il Parco Nazionale sta supportando in collaborazione con l’Universotà di Firenze, una grande campagna di mappatura genetica delle farfalle e di altri insetti. Si tratta del “barcoding of life”, analisi genetiche finalizzate alla descrizione del patrimonio genetico delle isole utile anche all’identificazione delle linee genetiche endemiche a rischio di estinzione. Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano è stato il primo Parco in Italia a dotarsi di questo strumento con la pubblicazione nel 2016 della libreria di DNA-barcoding di tutte le popolazioni di farfalle delle sette isole maggiori. Per proteggere al meglio la diversità delle farfalle, all’Isola d’Elba, nei pressi del Monte Perone e di San Piero, è possibile visitare il santuario delle farfalle Ornella Casnati, un luogo adatto all'osservazione delle farfalle, in cui si trova un percorso attrezzato con cartellonistica dedicata. Al fine di aiutare gli appassionati di natura al riconoscimento delle diverse specie il Parco Nazionale ha realizzato, nell’ambito della collana “I quaderni del parco”, la pubblicazione “Le farfalle dell’Arcipelago Toscano”.