Isola di Gorgona

PRENOTA ONLINE  QUI LA VISITA: Attenzione per il 2025 le prenotazioni aprono a partire dalle ore 9 del 15 febbraio

Gorgona è la più piccola delle isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (2,23 kmq) ed è anche la più settentrionale. Dista 36 km da Livorno (da cui dipende amministrativamente) ed ha uno sviluppo costiero di poco più di 5 km.

Il territorio montuoso, nel versante occidentale, culmina a m 225 nella Punta Gorgona, mentre il versante orientale è attraversato da tre piccole vallate, la più settentrionale delle quali scende fino al mare presso la piccola spiaggia ed il villaggio dove si trova l’approdo di Cala dello Scalo.

Nonostante la mancanza di corsi d’acqua, l’isola è autosufficiente grazie alla presenza di pozzi profondi e produttivi. Circa 10 km di strade in terra battuta collegano fra loro vari fabbricati e aree destinate all’allevamento e alle colture.

Il centro principale dell’isola è un piccolo villaggio che corona il porticciolo. Salendo verso l’interno si trovano due antiche fortificazioni: la Torre Vecchia, pisana, e la Torre Nova, medicea. Interessante è la Chiesa di San Gorgonio, fortificata, mentre Villa Margherita, costruita su resti romani, oggi è sede del penitenziario. Alla sommità dell’isola si trova il complesso della seconda metà dell’Ottocento che originariamente ospitava il faro dismesso nel 1975.

Ci sono prove della presenza dell’uomo sull’isola già dal Neolitico. Nell’antichità classica era già conosciuta come Urgo, Gorgon e Orgòn. Nel 591 d.C. l’abate Orosio vi fondò un monastero dove si veneravano le reliquie di San Gorgonio. L’isola venne poi abitata in maniera discontinua nel XII-XIII secolo e soggetta a frequenti incursioni barbariche. Monaci e piccole guarnigioni militari resistettero presidiando l’isola fino al XVII secolo. Dopo un periodo di abbandono nel 1869 fu insediata la colonia penale agricola tutt’ora carcere attivo.

PER VISITARE L’ISOLA BISOGNA SAPERE CHE 

L’Isola è sede di un penitenziario e le visite guidate sono autorizzate dall’Amministrazione Penitenziaria in accordo con l’Ente Parco secondo un calendario concordato. Le presenze giornaliere di visitatori sull’isola sono contingentate per un numero massimo di 100 visitatori al giorno.

E’ possibile effettuare la prenotazione online con congruo anticipo  prima della data dell’escursione, per poter procedere all’invio dei nominativi alla Direzione Penitenziaria. E’ obbligatorio seguire tutte le indicazioni della Guida e non è possibile muoversi individualmente.

Durante la visita non è consentito l’uso, di apparecchi fotografici e di telefoni cellulari. La balneazione è vietata.

Per la conferma della prenotazione è necessario compilare, almeno una settimana prima, il form completo di tutti i dati anagrafici che verranno trasmessi alla Polizia Penitenziaria per i necessari controlli.

Per ulteriori informazioni si può chiamare l’ufficio INFO Park (Tel 0565 908231).

Zone tutelate

A terra: tutto il territorio è protetto e diviso in zone con diversi livelli di protezione. Zona B di riserva generale orientata, zona C di protezione che comprende le zone abitate e coltivate.
A mare: fino ad un chilometro dalla costa arriva la zona 1, ad eccezione di un corridoio d’attracco in corrispondenza di cala dello Scalo che si trova tra due fasce di zona 2.

In zona 1 sono vietati l’accesso, la navigazione, la sosta, l’ancoraggio, la pesca, l’immersione.
In zona 2 accesso, navigazione, sosta, ancoraggio e immersione sono regolamentati dalla Direzione della Casa di Reclusione.

Natura

Nonostante le aree interessate dall’attività agricola l’isola è ancora oggi selvaggia grazie alla sua conformazione montuosa e impervia. Dal punto di vista geologico è caratterizzata principalmente da antichi calcari, gneiss, micascisti e rocce ofiolitiche.

Essendo il clima fresco e umido la vegetazione ricopre il 90% del territorio ed ospita oltre 400 specie floristiche. Avvicinandosi all’isola verso la fine di aprile colpisce la spettacolare colorazione azzurro violacea dovuta alla fioritura del rosmarino, abbondantissimo nella macchia; insieme a questo si trovano erica, mirto, lentisco, cisti filliree  e corbezzolo, mentre rari sono il ginepro fenicio, l’orniello e l’alaterno. Nelle parti centrali dell’isola e sui lati delle vallette domina il pino d’Aleppo mentre nelle zone esposte a nord si alternano alcune piccole leccete. Sulle rocce costiere sono frequenti il finocchio di mare, la cineraria marittima, e il Limonium gorgonae, l’unica specie strettamente endemica.

L’isola, molto ventosa, offre comunque, per via della sua conformazione orografica, ampie zone di ridosso favorendo la creazione di habitat adatti per le diverse specie di avifauna. E’ meta di nidificazione per numerosi piccoli uccelli ed è luogo di sosta e di riposo per i migratori che in primavera e a fine estate transitano sul Mediterraneo. A Gorgona nidificano inoltre: il Marangone dal ciuffo, mentre la Berta maggiore e quella minore sono più rare. Anche il Falco pellegrino  e il Gheppio trovano qui il luogo adatto per allevare i piccoli.

Le zone di mare che circondano l’isola sono ricchissime sotto tutti gli aspetti poiché la protezione assicurata dalla colonia penale ha evitato ogni impatto dovuto alla pesca e alla frequentazione dell’uomo. Per questo motivo è oggetto di studi e ricerche. E’ facile vedere delfini e balene di passaggio lungo le rotte che li portano verso i luoghi di pesca, siamo infatti nel centro del Santuario Internazionale dei Cetacei.

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Ultimo aggiornamento

12 Febbraio 2025, 09:33