Monitoraggio anfibi e rettili
Data:
26 Maggio 2021
Grazie a una convenzione stipulata tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze, nel 2019 è stato realizzato un monitoraggio su alcune specie di Anfibi e Rettili incluse in Direttiva Habitat, secondo le indicazioni fornite da ISPRA. Lo studio, che ha interessato le sette isole principali dell’Arcipelago, rappresenta il punto di partenza per la valutazione del trend delle popolazioni e quindi dello stato di conservazione, del Discoglosso sardo e della Raganella sarda (Discoglossus sardus e Hyla sarda), due endemismi tirrenici presenti in Corsica, Sardegna e Arcipelago Toscano, nonché della Lucertola muraiola e della Lucertola campestre (Podarcis muralis e Podarcis siculus) le cui popolazioni insulari mostrano interessanti peculiarità morfo-genetiche ed ecologiche.
Anfibi e Rettili sono estremamente sensibili a fattori quali inquinamento, cambiamenti climatici, perdita e frammentazione degli habitat dovuti all’espansione di centri abitati, aree industriali e infrastrutture così come all’abbondono delle attività tradizionali di pastorizia e agricoltura a favore della produzione intensiva. Reperire informazioni relative alla densità e alla distribuzione delle popolazioni erpetologiche e monitorarne l’andamento nel tempo è dunque uno strumento imprescindibile per programmare efficaci azioni di conservazione.
I risultati ottenuti suggeriscono la necessità di valutare con particolare attenzione l’andamento delle popolazioni di Anfibi, la cui presenza è legata alla sussistenza di siti riproduttivi che sono spesso limitati nel numero e pericolosamente minacciati da fattori climatici (quali ad esempio la scarsità di precipitazioni) e antropici. Per la Raganella sarda, ad esempio, è stata riscontrata su entrambe le isole che la ospitano, Elba e Capraia, la perdita di siti riproduttivi a seguito di interventi antropici; una stagione particolarmente secca precedente il periodo riproduttivo ha inoltre determinato l’indisponibilità di un’altra porzione di siti, restituendo così un quadro negativo rispetto a quanto rilevato da indagini svolte in passato dallo stesso team. La situazione per il Discoglosso sardo su Giglio e Montecristo è apparsa invece più stabile ma, ovviamente, è essenziale proseguire le indagini nel tempo per poter comprendere la reale tendenza delle popolazioni.
Per le due lucertole, sebbene si tratti di specie comunemente considerate antropofile, si è rivelata importante la presenza, e dunque la conservazione, di ambienti naturali e semi-naturali in cui sono state registrate le densità maggiori.
Ultimo aggiornamento
23 Dicembre 2024, 17:40